Quanti bambini hanno difficoltà di lettura?
Disturbi specifici dell'apprendimento (DSA)
A livello internazionale la dislessia risulta essere il disturbo dell'apprendimento con la più alta incidenza (5-7%) nella popolazione scolastica. (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali dell'American Psychiatric Association DSM-IV, 1995).
In Italia, dove il sistema linguistico è più trasparente, il Giornale di Neuropsichiatria dell'Età Evolutiva 2004 (Suppl.I ) cita a seconda dei singoli studi percentuali diverse (che variano dal 3,65 % di Curci e Ruggerini al 5-10% di Tressoldi).
Nella circolare n. 4099/A/4 del 5-10-2004 del MIUR dal titolo 'Iniziative relative alla Dislessia' viene in ogni modo indicata una percentuale di circa il 4%.
Questi dati tuttavia non descrivono compiutamente il problema poiché non tutti i casi di dislessia sono riconosciuti e ufficialmente registrati ed hanno quindi un'incidenza statistica.
Oltre la dislessia
I bambini dislessici non sono, comunque, i soli ad avere questo problema.
Anche i sordi e i bambini con altri handicap (neurosensoriali e non), hanno difficoltà nella lettura.
Ci sono poi quelli che con un termine inglese vengono definiti "lazy readers" (lettori pigri), che attraverso un libro con queste caratteristiche possono avvicinarsi più facilmente alla lettura.
Bisogna poi considerare la crescente presenza di bambini non di madre lingua italiana, anche per loro è importante avere libri che li aiutino a leggere con piacere.
Inoltre va considerato che dal 1997 ad oggi si sono persi in termini assoluti 559.000 bambini lettori (fonte AIE). Quanti di questi bambini hanno rinunciato alla lettura perché non sono state riconosciute le loro difficoltà?
Parallelamente negli ultimi anni si registra un generale disagio della popolazione scolastica nei confronti della lingua scritta. Secondo l'indagine PISA dell'Ocse il 23% degli studenti italiani (quindicenni) ha competenze insufficienti per utilizzare la lettura come strumento di acquisizione di informazioni elementari.
Citando poi un'indagine condotta dal Cede, Tullio de Mauro (La cultura degli italiani, Laterza) riporta dati a dir poco allarmanti: in Italia "più di due milioni di adulti sono analfabeti completi, quasi quindici milioni sono semianalfabeti, altri quindici milioni sono a rischio di ripiombare in tale condizione."
Pensare dei libri che aiutino oggi i bambini a superare le loro difficoltà di lettura e quindi ad acquisire maggiori competenze può essere importante per ridurre domani queste percentuali allarmanti di studenti e di adulti a rischio di analfabetismo.