Quando le cose si mettono veramente male, rimane sempre una via d'uscita: la fuga. Almeno così sembra pensarla Huck Finn, un esuberante ragazzino che, per sottrarsi ai soprusi del padre ubriacone, si finge morto. Ma come si fa a cancellare le proprie tracce? Huck ridiscende il Mississippi su una zattera. Non è solo in questa avventura, accanto a lui infatti c'è Jim, schiavo nero in fuga con lui. La lucidità e l'ironia del genio di Mark Twain fanno si questo libro un vero manifesto antirazzista.
"Tutta la letteratura americana moderna è uscita da un libro chiamato Huckleberry Finn"